Esperienze

Chi volesse condividere la sua esperienza sul nostro sito, può inviarla a:
cinzia.grossi@tttsitalia.it


Sono Cinzia e sono una delle fondatrici del gruppo Facebook “TTTS Italia” e del sito www.tttsitalia.it
Il gruppo e il sito sono nati, infatti, proprio perché, dopo aver vissuto questa esperienza, io e altre mamme abbiamo voluto fornire alle famiglie informazioni corrette, ufficiali ed aggiornate oltre a dare loro la possibilità di supportarsi a vicenda.

Questa è stata la mia esperienza, nella speranza che possa dare coraggio e speranza ad altre famiglie.

Nel gennaio 2008 scoprii essere incinta e, fin dalla prima ecografia, si videro ben chiari due gemelli.
Ci affidammo così ad un ginecologo a pagamento, considerato uno dei migliori in zona e iniziammo con lui l’iter di controlli previsto per una gravidanza gemellare.

Ci venne precisato che si trattava di una gravidanza gemellare monocoriale biamniotica ma, all’epoca, per noi queste parole non significavano nulla se non che eravamo in attesa di due gemelli.

Ricordo che la notte seguente chiusi occhio, colma di mille paure; in particolare, mi chiedevo se saremmo stati in grado di crescere due piccoli cuccioli contemporaneamente.
Non sapevo purtroppo che presto a queste si sarebbero sostituite ben altre paure, ben più serie e gravi.

Ad ogni visita, infatti, il ginecologo continuava a ripetermi che avevo troppo liquido, che non trovava la membrana di separazione tra i due gemelli, che un gemello era più piccolo di un altro, che io mi stavo appesantendo troppo.
Tuttavia, ogni volta che, a seguito di questo elenco, chiedevamo se fosse normale o se dovevamo preoccuparci, lui rispondeva che sì, con due gemelli erano cose che potevano succedere, che i nostri erano i gemelli più in salute tra quelli che seguiva e che non dovevamo preoccuparci.
Per il mio peso mi mise a dieta, disse che dipendeva dal fatto che mangiavo troppo ed io, ingenuamente, gli credetti anche perché in effetti avevo sempre fame.
Mi fece inoltre richiedere la sospensione dal lavoro per maternità anticipata ma, secondo lui, solo per precauzione.

Nel pomeriggio del 20.05.2008, a 20+4 settimane, andai a fare l’ecografia morfologica, sempre privatamente.
E li, il nostro mondo smise per un attimo di girare: ci venne infatti individuata la Trasfusione Feto Fetale.
L’unica cosa che capimmo era che si trattava di qualcosa di grave, che entrambi i nostri piccoli rischiavano di  morire e che bisognava urgentemente trovare una soluzione.

Il dottore che mi fece la morfologica, in accordo con il mio ginecologo, ci consigliò di andare a Roma presso un centro, sempre privato, che si occupava di gravidanze gemellari a rischio.
Partimmo subito: il giorno dopo eravamo già lì.
Stesso responso, TTTS grave.
Il responsabile del centro, un grande luminare, conosciuto e rispettato in tutta Italia, ci disse che ci sarebbe stata la laser terapia come soluzione ma che non potevano farmela perché ero ormai ad uno stato in cui non potevano più intervenire.
L’unico tentativo che potevamo provare, secondo lui, era quello di praticare periodicamente delle amnio-riduzioni: ossia estrazioni di litri e litri di liquido.
Già, perché mi spiegarono che io non ero cosi tanto gonfia perché mangiavo troppo, ma perché, a causa della TTTS, il feto ricevente produceva troppo liquido.
Ci dissero subito però, che se con le amnio-riduzioni avevamo delle possibilità di far sopravvivere ambo i feti, c’era anche, come rovescio della medaglia, la forte probabilità che uno o entrambi i cuccioli sarebbero nati con problemi neurologici.

Tornammo a Pescara e iniziammo a informarci per vedere dove effettuare queste amnio-riduzioni.
Intanto, tramite internet, cercavamo notizie sulla sindrome per cercare di capire meglio cos’era, visto che nessuno era ancora riuscito a spiegarcela bene, e per vedere se c’erano stati altri casi con cui confrontarci.

In tutto ciò, il mio ginecologo reagì dicendo: “Nella mia lunga carriera ho avuto un solo caso… e sono morti entrambi, decidete voi che fare!”
Mi sentii coì sola!

Dopo tante ricerche, però, finalmente trovai su internet il nome di una Dottoressa che a Chieti avrebbe potuto sottopormi alle amnio-riduzioni. Quando esposi le esposi il mio caso, però, lei mi rispose senza esitazione: “Lasciate perdere quello che vi ha detto Roma; in Italia c’è al momento un solo centro che si occupa di questo problema, ossia il Buzzi a Milano. E’ lì che dovete rivolgervi!”

Non eravamo convinti, stavamo per non seguire il suo consiglio in quanto, stando a quanto ci dissero a Roma, comunque ormai non mi si poteva più praticare il laser.
Poi, però, decidemmo di tentare lo stesso perché comunque lo dovevamo ai nostri piccoli fare ogni tentativo possibile.

Riuscimmo a fissare un appuntamento con il Dott. Lanna del Buzzi per la stessa settimana: il 30.05.2008.
Lì finalmente ci spiegarono bene cos’era la TTTS.
Poi mi fecero un’accurata visita dalla quale risultò che ero alla fine del secondo stadio e quindi la situazione era grave e bisognava decidere subito se e come intervenire.
Ci parlarono anche loro della possibilità dell’intervento e ci fecero il famoso discorso delle percentuali di riuscita, che ogni famiglia TTTS temo ricorderà per sempre.
Infine, ci diedero un pò di tempo per decidere se tentare con il laser o procedere con le amnio-riduzioni suggerite da Roma e noi… decidemmo per l’intervento!

Fui operata il 04.06.2008, io nel frattempo ero diventata talmente gonfia che avevo tantissima difficoltà a camminare e respirare.
Superato l’intervento e la prima visita di controllo il giorno dopo dello stesso, dopo due giorni ebbi le dimissioni e tornai a Pescara.

Tornai a Milano dopo una settimana per una visita di controllo.
Dopodichè, iniziai a recarmi ogni settimana all’ospedale di Chieti per farmi controllare con la mia nuova ginecologa, ossia la Dott.ssa che mi aveva mandato dagli Angeli di Milano e che ormai lavorava sul mio caso in stretto contatto con loro.

Non ci facemmo illusioni sulla data del parto, ogni giorno in più in pancia era un giorno benedetto!
E così facendo, settimana dopo settimana, controllo dopo controllo, passò l’estate.
Da agosto però iniziai una terapia da casa per cercare di frenare le contrazioni, sempre più forti, spesso anche dopo l’assunzione della medicina.

Fissammo il cesareo per il 07.09.2008 ma non ci arrivammo per un pelo.
La mattina del 6 settembre, infatti, a 36+1, ruppi le acque: i bambini non ne potevano proprio più, volevano nascere!
Mandai un sms alla Dott.ssa per avvisarla che stavo andando in ospedale.
Dal pronto soccorso mi portarono subito in reparto dove mi stavano aspettando.
E fu la mia Dottoressa a far nascere, tramite taglio cesareo, Samuele alle 15.29 e Mattia alle 15.31.

Samuele pesava 2.800 Kg e Mattia 2.300 perciò non ebbero neanche bisogno della TIN.
Mattia però rimase un po di tempo in neonatologia per la glicemia bassa.
L’11.09.2008 tornò a casa con noi anche Mattia.
Il miracolo era avvenuto: i nostri cuccioli erano a casa con noi e la TTTS aveva perso!
Non ringrazieremo mai abbastanza i Dottori che ci hanno sostenuti e aiutati in questo percorso: faranno sempre parte del nostro cuore!

Care famiglie, non siete sole: TTTS Italia è con voi!
Cinzia


Buongiorno a tutte super mamme.
Oggi sono qui per raccontare una parte della mia storia che comincia con la TTTS 2 stadio.

Il 9 settembre dello 2024, a 17 settimane di gravidanza, ci siamo sottoposte all’intervento laser.

Ricordo ogni sensazione ogni emozione come fosse adesso!
Avevo una paura indescrivibile, per di più sono sempre stata una persona ansiosa!

Quel giorno ricordo che avevo paura di non farcela a controllare le mie emozioni; invece c’è l’ho fatta, anche se è stata dura.

Quando sei lì pensi che l’unica cosa che puoi fare in quel momento per aiutare  è stare ferma ed essere forte e lo sono stata, ma loro lo sono state ancora di più e abbiamo vinto noi💕!

Ignari che quello era invece solo il primo degli ostacoli di questa gravidanza tanto difficile quanto bella per le sue emozioni indescrivibili.

Mi sono iscritta a questo gruppo (TTTS Italia) e ad altri cercando testimonianze speranze.

Ho cercato supporto nelle storie di altre mamme e questo, di sicuro, aiuta,aiuta tanto !
Ma la verità è che ogni gravidanza, per quanto simile, è a se, e che come mio consiglio personale c’è in primis di affidarsi a strutture specializzate per queste gravidanze davvero difficili.
Leggo che purtroppo non tutte lo fanno, ma credo sia fondamentale!

Io ringrazio anche il papà delle mie bambine per il supporto, lo devo proprio dire!

Noi  questa battaglia l’abbiamo vinta al Buzzi di Milano 💗💗 per poi proseguire al S. Anna di Torino.

Ora sono qui che vi scrivo mentre guardo le mie bambine e sono grata alla vita !
Credete in voi super mamme, credete in loro, sono più forti di quello che pensiamo e lo siete anche voi .
Auguro a tutte la mia stessa fortuna!

Con tanto affetto
Mamma, CORAL e LUNA